So farmi allor quanto ne ò voglia, e il sangue
Che mi gronda dall’else ed ogni vista 85Di guerra e strage il cor mutato attrista. Coro. Degna di te costei,
E tu fra mille d’alto scettro adorni
Degnissimo di lei.
Infrangibile e sacro 90Siete sigillo l’un dell’altro al core;
Nè ’l romperà la morte,
Che men salda e men forte è dell’amore. Manfredi. Ben dite; amore è fiamma 95Ch’ogni incendio sovranza, e nella notte
De’ secoli sfavilla. Oscure e fredde
Ceneri copriranno Etna e Vesevo
Un giorno; ma l’amor santo e pudico
S’innatura con l’alma e inconsumato 100Vive quant’ella, e i suoi raggi e il suo foco
Per ingenita forza innova e insempra.
Con lettre d’oro e con lucenti nodi
Il costei nome e il mio splendon congiunti
Ne’ volumi del fato, e si li guarda 105L’Angiol che al di sponsale
Sotto l’ombra dell’ale ambo ci accolse.
Come al tardo viaggio
Dell’iperborea face
Fu sortito lassú compagno eterno 110Il pigro Artofilace,
Così sortiro i cieli
Con pietosa larghezza
A me questa bellezza, e al mio viaggio
La dier compagna e duce. 110O stolto, ed io credea
Saper che fosse amore,
E ad un lascivo errore
Cotal nome apponea!
O celeste dolcezza, 115Primo occupar con amorosa immago
Una mente pudica,