Pur di Silfredo a fronte ogni sua prova,
(Mirabil caso) ogni materno ingegno 200Perdè smarrita la fatal virago,
E di doglia si tinse e di vergogna.
Della giostra mortal per fermo patto
Si l’impalmò Guntero, e la promessa
Cara beltade di Grimelda in braccio 205Si volò di Silfredo, il cui sospiro,
Funereo poscia a Niebelunghi evento,
Sulle bocche de’ bardi ancor risuona. Manfredi. Leggiadra istoria, alteri nomi, e grate
Dell’Ercinia foresta al cacciatore 210E d’Elba in sulle rive
Rimembranze native!
Per me lor grazia è poca
E lor voce m’è fioca.
Verga gentil son io 215D’arbore eccelso ai molli fiati e al puro
Sol d’Italia cresciuto,
E che spoglio del duro
Barbaro ceppo ogni selvaggia scorza.
O sorriso di Dio, 220Bella Italia infelice,
Oh! valga il braccio mio
A tornar nel tuo nido
L’aquile che raminghe alzan le piume
Fra le nordiche brume. 225D’ardir leggiadro amica,
Deh! ti presta, o fortuna,
All’audace così, quanto pietosa,
Magnanim’opra; ed esultando vegga,
Vegga la mia diletta 230Quel che un fuoco gentile in me poteo;
E mentre del Tarpeo
Felice ascenderà l’ultime soglie,
Inchinin l’alme di dolcezza ingombre
Di Cesare la moglie.