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GASPARA STAMPA

197 ii
P
IANGETE, donne, e con voi pianga Amore,

Poi che non piange lui che m’ha ferita
               Sì, che l’alma farà tosto partita
               4Da questo corpo tormentato fuore;
          E, se mai da pietoso e gentil core
               L’estrema voce altrui fu esaudita,
               Dappoi ch’io sarò morta e seppellita,
               8Scrivete la cagion del mio dolore:
          ‘ Per amar molto ed esser poco amata
               Visse e morì infelice, ed or qui giace
               11La più fedele amante che sia stata.
          Pregale, viator, riposo e pace,
               Ed impara da lei sì mal trattata
               14A non seguire un cor crude e fugace.’


198 iii
D
EH lasciate, signor, le maggior cure

D’ir procacciando in questa età fiorita,
               Con fatiche e periglio della vita,
               4Alti pregi, alti onori, alte venture;
          E in questi colli, in queste alme e sicure
               Valli e campagne, dove Amor n’invita,
               Viviamo insieme vita alma e gradita,
               8Fin che il sol de’ nostri occhi al fin s’oscure;
          Perchè tante fatiche e tanti stenti
               Fan la vita più dura, e tanti onori
               11Restan per morte poi subito spenti.
          Qui coglieremo a tempo e rose e fiori,
               Ed erbe e frutti, e con dolci concenti
               14Canterem con gli uccelli i nostri amori.

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