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240 parte terza

Pergamo) al senato romano tra la seconda e la terza guerra Cartaginese, poco dopo la morte di Ennio. Come però, secondo il comun parere degli scrittori, Attalo non cominciò a regnare che l’anno 596 dopo la morte di Eumene suo fratello, ed Ennio, come detto abbiamo, morì l’anno 584; convien dire che o non subito dopo la morte di Ennio venisse Cratete a Roma, o se vennevi subito, ciò non fosse quando Attalo era re, ma quando era collega di Eumene suo fratello nell’amministrazione del regno. Venuto egli dunque a Roma, mentre vi trattava gli affari per cui da Attalo vi era stato spedito, caduto sventuratamente nell’apertura di un sotterraneo condotto, se gli spezzò una gamba; onde costretto a starsene lungamente in Roma, affine di passare con suo ed altrui vantaggio il noioso tempo di sua guarigione, prese a trattare con quelli, che a lui venivano, erudite questioni, e a disputare or su uno, or su altro degli antichi autori. Accorrevano molti ad udirlo; e dall’udirlo passando alla brama d’imitarlo, si fecero alcuni ancor tra’ Romani a praticare somiglianti esercizii, esaminando, spiegando, comentando i versi o de’ loro amici, o d’altri che di tal cura giudicassero degni. Quindi questo genere di studio venne in maggior nome che prima non era; e due cavalieri romani, L. Elio Lanuvino e Servio Claudio, ad esso applicatosi, grande perfezione e ornamento grande gli accrebbero. Tutto ciò Svetonio (loc. cit), il quale altri gramatici annovera che a quel tempo furono illustri, a’ quali per testimonio di Plutarco (Vit. Caton. Cens.)