Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo II, Classici italiani, 1823, II.djvu/377

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VII. ‘Esame Hi on.i isrritione dir ifBH l»rt provarlo. 340 , LIBRO

l’avolo paterno di Giuliano Augusto, e l’avolo materno nativo della colonia d’Adrumeto. Si certo: nè il Casaubono a ciò si oppone; ma rimane a cercare se l’imperadore discendesse dal giureconsulto per parte di madre , o per parte di padre. Se ne discendeva per parte di madre, il giureconsulto , secondo Sparziano , era affricano di patria: avus, o, come vorrebbe il Casaubono, proavus maternus ex colonia Adrumetina. Il Muratori ha bensì fatto egli pure un albero della famiglia di Didio Giuliano Augusto, in cui gli dà a bisavolo paterno il nostro giureconsulto; ma che così fosse veramente , egli non ne adduce prova, o monumento alcuno. E a dir vero, il vedere che il fratel della madre (avunculus) dell’imperadore chiamasi Giuliano, parmi che renda troppo probabile l’opinione del Cusaubono, che egli discendesse dal nostro giureconsulto sol per canto di madre , e che perciò le parole di Sparziano avus, o proavus maternus ex Adrumetina colonia, debbansi riferire al figlio dello stesso giureconsulto, o al giureconsulto medesimo di lui padre. VII. Ciò non ostante l’iscrizione pubblicata dal soprallodato Muratori (N. Thes. Inscr. t. 1, p. 338), quando si ammetta per vera, prova chiaramente che il nostro giureconsulto fu milanese. Io la recherò a questo luogo, anche perchè ella ci spiega le cariche principali che Giuliano sostenne.