Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo II, Classici italiani, 1823, II.djvu/428

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ordinò che fosse dorata una statua di Alessandro fatta per man di Lisippo (Plin. l. 34, c. 8) j benché poscia conoscendo egli pure che l’oro <. tempo. Ecco le precise parole onde la quistione ha « origine: Ea sin iva in dicavi! perline fundendì aeris scientiam, cum et Nero largiri aurum argruluriiqiie paratus esset, et Zenodorus scientia fingemi 1, caeìandir/ue nulli veterum posiponeretur: e più sotto: Quantoque major in Zenodoro pra.esla.mia fuit, tanto magis deprehendi aeris obliteratio potest. Che mai, d ie voi , » ha egli preteso Plinio con tali parole? Come « poteva assente esser perita l’arte di fondere il bronzo, » quando Zenodoro in fare statue di questo metallo 11 era tanto eccellente da non esser posposto agli an■1 tichi di maggior fama? Quindi rigettate saviamente « le stravaganti opinioni di molli insigni letterati, la « sola spiegazione probabile trovate esser quella che u in uùa sua lettera vi comunicò il sig. Carlo Bian•• coni, degno segretario dell’Accademia delle lìelle « Arti in Milano, vostro e mio intimo amico, cioè che « abbia voluto dir Plimo della eccellenza di Zenodoro « ciò che ili Michelangelo e di Rafacllo dice il Vasari, « i quali essendo arrivali all’ultimo termine di perieli zione nelle arti, per’la natura delle umane cose 11 tutte, che giunte al loro apice declinano, dierono « sicuro indizio della vicina lor decadenza. Perdonali temi, gentilissimo sig. Tiraboschi: l’interpretazione « del dotto Bolognese è ingegnosa, e degna della sua « profonda cognizione nella storia delle arti , e tale « certamente da esser preferita a quella dell"ab. Win* « ckelmann e degli altri autori da lui citali; ma in « quanto a me ella è poco probabile e meno vera, o Se Plinio avesse usato di questa espressione parlando « di una statua di Lisippo, il quale forse portò quell st’arte all’ultimo grado di perfezione, sarei men « ditficile a convenire in un tal sentimento; ma parti landò di Zenodoro , il quale per quanto fosse ecc ■!« lente ad uguagliare gli antichi, ed anche Lisippo « islesso, pure fioriva in un secolo in cui le at ti aveano