Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo II, Classici italiani, 1823, II.djvu/639

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vir. S. Paolino ■vescovo «li Kob. 60 a _ LIBRO vita e le opere rii amendue sono state con somma erudizione illustrate dal dottore canonico Paolo Gagliardi nell’edizione de’ PP. Bresciani fatta l’anno 1738, il quale gli ha ancora difesi contro l’ingiusta censura che il troppo severo e poco esatto Dupin ne ha fatto nella sua Biblioteca degli Scrittori ecclesiastici. Di qual patria essi fossero, non si può nè accertare, nè conghietturare. S. Gaudenzo però sembra che probabilmente si possa creder bresciano , come osserva il mentovato scrittore. Di S. Filastrio abbiamo una Storia delle antiche Eresie, in cui benchè non veggasi sempre quella esattezza e precisione che in tali opere si richiede, abbiam nondimeno tante e sì pregevoli notizie, le quali invano cercherebbonsi altrove, eli’ essa è giustamente avuta in gran conto dagli eruditi. Di S. Gaudenzo abbiamo alcuni Sermoni, di cui il Tillemont, giudice certamente migliore assai del Dupin, parla con molta lode (Mem.pour l’Hist. eccl. t.10, p. 86). VII. Alquanto più tardi fiorì S. Paolino vescovo di Nola, alla qual sede ei fu innalzato l’anno 410 e la tenne fino al 431- Noi non contrasteremo a’ Francesì l’onore di annoverarlo tra’ loro uomini illustri, poichè ei nacque nelle Gallie, e vissevi per alcun tempo, e vi ebbe a maestro il celebre Ausonio. Ma l’essere egli nato di famiglia senatoria romana, l’esser venuto ancor giovinetto in Italia, e T avervi soggiornato per lungo tempo, l’esservi poi ritornato l’anno 3 94 j e T avervi vissuto per lo spazio quasi di quarant’anni fino alla sua morte, dà a noi pure un assai maggiore diritto di