Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/521

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460 LIBRO vivace ingegno, ma troppo pronto, e talvolta precipitoso nel giudicare. All’anonimo dunque più che a Pietro Diacono si dee fede; e a lui perciò atterrommi nell’accennar brevemente ciò che appartiene alla vita di questo santo vescovo; e molto più che ciò che egli afferma, è stato con nuove ragioni e con altre autorità confermato dal suddetto P. Sollier, cui potrà consultare chi il brami. XXVI. S. Brunone nacque, come congettura il P. Sollier, 1’anno i o4<J in Solerà villa della diocesi d’Asti, di poveri genitori, benchè Pietro Diacono affermi ch’egli era uscito di una nobil famiglia di cittadini astigiani, il che potrebbesi per avventura conciliare, dicendo ch’ei fosse bensì d’illustre famiglia, ma venuta, come talvolta accade, a povero stato. Fatti i primi studj nel monastero di S. Perpetuo nella diocesi di Asti, passò per volere de’ genitori a Bologna, ove attese ad apprendere quelle scienze che, come altrove abbiam detto, comprendevansi sotto il nome di trivio e di quadrivio; indi si volse singolarmente agli studj sacri, e con sì felice successo, che a richiesta d’alcuni Oltramontani fece una sposizion compendiosa del Salterio secondo la traslazion gallicana , cui poscia fatto già vescovo stese più ampiamente, e adattolla alla versione romana. Compiuti gli studj, e onorato della dignità di dottore, doctoris nomen assecutus et gratiam, come scrive l’anonimo, passò a Siena, e tra1 canonici di quella cattedrale fu arrolato. Che in Siena e non in Asti, come scrive Paolo Diacono, ei fosse canonico, si conferma dal P. Sollier colle i