Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/102

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P1WHO 81 non osa di addottare, come privo ’ f: 1 , racconto, e noi abbiam già mostrato die l’Università ili Padova avea avuto più antico principio. E crede bensì verisimile (ib. p. 10) che all’occasione dell’interdetto a cui Alessandro V condannò Bologna, molti abbandonassero quelle scuole, e si recassero a Padova. Di un tale interdetto parla il Muratori all’anno 1260 (Ann. di Ital. ad an. 1260), e dice che Alessandro privolla ancor dello studio, e ne reca in pruova le antiche Cronache di quella l illà da lui medesimo pubblicate (vol. 18 Script. Rer. ital.) Io consultandole non ho avuta la sorte di trovarvi tal cosa. Solo in quella di Matteo Griffoni se ne fa motto (ib. p. 114), ma all’anno 1255. non al 1260, come il Muratori afferma. Civitas Bononiae fuit excommunicata per quemdam Capellanum Domini Papae, occasione Domini Brancaleonis de Andalò. Checchessia di ciò, è certo che Bologna verso quest1 anno fu punita coll interdetto, e in esso fu compresa ancora l’Università. Ma questa non dovette soffrirne quasi alcun danno; perciocchè, per testimonianza di Odofredo che allora vi era professor di leggi, il solo effetto che ne seguì, fu il differirsi il cominciamento delle scuole fino ad Ognissanti. Ecco le parole di questo scrittore, che hanno sempre una nativa piacevolissima semplicità. Or, Signori (così spesso egli parla nel passare da una ad altra cosa), dcbcnms regratiari /h o et Beatae Virgini Matri ejus, quod hunc librum complevimus, et si tardae incepimus, tarde finivimus, propter interdictum hujus Civitatis, tpiac e rat interdicta Tikaboschi, Voi. IV. 6