Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/234

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SECONDO 3 I 3 Jacopo da Viterbo; e dee perciò correggersi il Bruckero che fa Egidio scolaro del Trionfo (li ¡st. crit Philos. t. 3, p. 8 23); e debbonsi ancora emendare altri scrittori che hanno affermato che Egidio fu scolaro ancora di S. Bonaventura, poichè questi l’anno 1269 non era più professore in Parigi. Egidio formatosi alla scuola di S. Tommaso, gli mostrò a tempo opportuno la sua gratitudine; perciocchè avendo Guglielmo di Mara dell’Ordine de’ Minori teologo di Oxford pubblicato un libro contro molte proposizioni di quel santo dottore (V. Oudin l. cit. p. 618), Egidio ne prese la difesa, e pubblicò un’opera intitolata: Difensorio di S. Tommaso. Questa da alcuni si vuole opera di altro scrittore (V. de Rubeis diss. 25 De S. Thoma). Ma oltre più altre pruove, a mostrarlo lavoro del B. Egidio, è troppo autorevole la testimonianza di Arrigo di Usimaria tedesco, che gli fu in parte coetaneo , poichè morì, l’anno 1340. Egli adunque favellando delle opere di Egidio, dice espressamente ch’egli scrisse contra fratrem Guillelmum de Mara in defensioncm magi stri sancii Thomae (De origine FF. eremit.). Nelle contese che cominciarono ad eccitarsi in Parigi tra’ ’l clero e i Mendicanti intorno alle loro esenzioni l’anno 1281, osserva il Crevier (Hist. de l’Univ. de Paris, t. 2, p. 106) che Egidio il più famoso dottore, dic’egli, che fosse allora in Parigi^ benchè agostiniano, e perciò mendicante, nondimeno, perchè la causa de’ prelati gli parve più giusta, si tenne costantemente per essi. Ei diede saggio ancora della sua umiltà, quando avendo il vescovo di Parigi Stefano