Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/552

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TEUZO 53I per l’antichità e nobiltà della sua famiglia è degno di più distinta menzione, cioè il marchese Alberto Malaspina. Nella erudita ed esatta Genealogia che di questa famiglia ha tessuto l1 avvocato Migliorano Maccioni professore di legge nell’università di Pisa (Expositio Rationum prò Tre schietti Investitura, p. 8 , ec.), due Alberti veggiamo che a questo tempo appartengono, uno figliuolo secondogenito di Opizzone che vivea nel 1202, l’altro figliuolo di Opizzino ossia Oppizzone III che vivea l’anno 1275, e che probabilmente visse ancora più anni dopo; poichè Niccolò Marchesotto figliuolo di questo Alberto era ancor vivo l’anno 1339. Ora il vedere che nel più antico codice Estense, scritto nel 1253, si veggono poesie del marchese Alberto, mi rende probabile ch’esse al primo attribuire si debbano, e non al secondo. Quindi ei fu probabilmente quell’Alberto Malaspina di cui nelle antiche Cronache di Genova si legge (Script. Rer. ital. vol. 6, p. 381) che l’anno 1 198, essendo condottiero de’ Tortonesi e de’ loro alleati , combattè con poco felice successo contro de’ Genovesi; e quel medesimo che è nominato in un contratto di Bonifacio marchese di Monferrato fatto l’anno 1202, e accennato da Benvenuto di S. Giorgio (ib. vol. 23, p. 363). Non può però dirsi ch’ei non possa in alcun modo essere il secondo Alberto, di cui ancor vivente, e probabilmente ancor giovane, si inserissero le poesie tra quelle de’ Provenzali. X. Da questi passa il Quadrio al famoso Sordello da Mantova, che è il più illustre tra tutti i poeti provenzali di questa età, e di cui