Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/186

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PRIMO 149 ilei secolo xiv già innoltrato; e credon perciò, eli1 egli o abbia presa la carta bambagina per la volgare, o abbia creduli originali que’ ch’orano copie, e che il passo di Pietro si debba questo nome s’indicano ancora talvolta le carte di bambagia. Ma le cose già riferite, e singolarmente i documenti trivigiani, ci mostrano che quando s’introdusse l’uso della carta di lino, a distinguerla da quella di bambagia, questa continuò a dirsi charta bombacyna, e il nome di charta de papyro rimase a quell;» di lino. Di fatto nel passo arrecato de’ Cortusii si dice che 1* inventore delle carte di papiro in Padova e in Trevigi fu Pace, ove certo deesi intendere delle carte di lino, poichè quelle di bambagia già da qualche secolo eran notissime. A me par dunque assai verisimile che in Fabriano si trovasse il modo di far le carte di lino , e che esistessero le cartiere fin dal 1275, ed anche probabilmente alcuni anni prima. Quindi, ove nella Cronaca de’ Cortusii si dice che quel Pace da Fabriano fu il primo inventor della carta a pud Padunm, et Tarvisium , non parmi ora , come nella prima edizione io avea creduto , che si debba intendere in questo senso, che Pace fosse il ritrovatore della carta di lino ,• ma che egli, venuto da Fabriano, la introducesse verso la metà del secolo xiv in Padova e in Trevigi: perciocchè altrimente converrebbe dare a Pace una vita troppo più lunga dell* ordinario. Due cose voglionsi qui ancora accennare. La prima si è che in Fabriano sussiste ancora in basso stato una famiglia del cognome di Pace, presso la quale conservasi un’antica tradizione che l’esercizio di essa fosse una volta quello di lavorare la carta, e che anzi di essa fosse una delle cartiere al principio accennate. L’altra si è che le cartiere di Fabriano sono state per lungo tempo rinomatissime, e ne parlano alcuni scrittori del secolo xv, e anche Leandro Alberti. E maggior gloria ancora verrebbe alle cartiere fabrianesi, se potesse affermarsi con sicurezza ciò che il Salmon ne racconta (Stor. del Mondo, t. 21, p. 145, ec.), cioè che da Fabriano furon condotti in Toscana 1 primi