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SECONDO 381 della robusta sua complessione avea dato Tommaso, parla di lui ancor vivo: testem vivum et fide dignum proferam, illum alterum medicorum modo tecum principem, si quidJamae credimus , compatriotam meum Thomam (Senil. l.12, ep. 1)* Or questa lettera fu certamente scritta l’anno 1370, poichè il Petrarca, nato l’anno i3o4 > afferma che allora avea sessantasei anni: Non hic sexagesimus tertius... sed sexagesimus sextus (annus) est; ed ella è segnata a’ 13 di luglio. Quindi nella lettera susseguente, scritta a’ 17 di novembre dello stesso anno al medesimo Giovanni Dondi a cui è scritta la prima, ne rammenta la morte testè accaduta: Ecce mortuus est ille conterraneus incus, queni n ridi us tertius viventem, nunc... ab hac luce digressum prior epistola in testem meae complexionis acciverat, et mortuus adhuc virens, et corpore non praevalidi hominis 9 sed tauri (ib. ep. 2). È certo dunque che Tommaso morì in età non molto avanzata, l’an 1370. tra’ ’l giugno e ’l novembre. Qualche particolar circostanza della sua morte ci ha tramandata Filippo Villani, dicendo ch’egli aveane predetta l’ora; nel che però egli ci permetterà che non gli diam fede sì docilmente*, e che su gli estremi in casa sua fe’! rizzare un altare, dove solennemente celebrata la Messa 9 pregò il sacerdote che consegrasse il corpo di Cristo. il quale divo fissi inamente ragguardando. quell ora propria ch’egli avea predetta, spirò; e con Dino suo padre in un medesimo sepolcro fu seppellito. XI. Parecchie opere di Tommaso si hanno alle stampe, e sono principalmente Comenti sul M. Sue ojurt.