Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/495

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4M LIBRO pisano coll’iscrizione riportata dal Panciroli dall’abate Zaccaria (Bibl. Pistor. p. 211) da altri, i quali autori perciò sostengono, e a ragione, che Cino morisse in Pistoia D;i questa iscrizione raccogliesi ch’ei morì l’an 1336 e Apostolo Zeno e l’ab. Zaccaria con ottimi argomenti difendono la sincerità e T autori Là di questa lapida. Nondimeno una riflessione ad essi sfuggita, e ch’io debbo all’incomparabile diligenza del poc’anzi lodato dott Gaetano Monti, mi sforza a dubitarne. Il Petrarca pianse la morte di Cino con un suo sonetto, che è il 7 r della prima parte, secondo l’edizione ultima di Firenze. Or le poesie del Petrarca sono comunemente disposte coll’ordine stesso de’ tempi in cui ei le compose: e appena si potrà trovare un sonetto di cui si possa accertare che sia fuor di luogo. Ciò presupposto, si osservi che questo sonetto è preceduto e seguito non molto da lungi da due altri, cioè dal 59 e dall’80, ne’ quali il Petrarca nomina il xiv anno del suo amore con Laura, che è il 134 * - Dunque sembra probabile che in quell’anno medesimo fosse composto il sonetto nella morte di Cino, e che in quell’anno questi morisse. Ma che direm noi dell’iscrizione? Al dottor Monti ella sembra, e parmi con ragione, troppo moderna. Ma forse ancora, chi sa che ove si è letto MCCCXXXVI, non debba leggersi MCCCXXXXI? Ognun vede quanto facile sia a commettersi un tale errore, o egli sia dell’incisore, o di chi ha copiata l’iscrizione dal sasso. Il*suddetto Salvi ci ha inoltre descritta la funebre pompa con