Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/529

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4ya libro anno die Baldo, cioè nel 1400, quattordici anni soli dacchè era andato a Padova. Gli scrittori padovani nulla ci dicono di più preciso intorno a ciò, e non fanno che copiare il Panciroli. E noi perciò qui ancora, privi di monumenti, non possiamo diffinir nulla. « Certo egli era in Padova nel 1386, come raccogliesi da una carta del 1 di marzo del detto anno, indicatami dal sig. abate Dorighello, in cui egli è detto abitante di Padova nella contrada di S. Caterina, e sapientissimo dottor delle Leggi e de’ Decreti »>. Ed era ancor vivo l1 anno i ògS, perciocché a quest’anno ne fa menzione Benvenuto da S. Giorgio (Hist. Montisf. Script. Rer. ital. vol.23, p.657), rammentando un Consiglio da lui disteso in una controversia tra Teodoro marchese di Monferrato e Amedeo di Savoia principe d’Acaia. Io aggiugnerò ancora, fondato sulle notizie trasmessemi dal celebre dottor Gaetano Monti, ch’egli era stato, sin dall1 anno i363, assessore in Bologna del podestà Zappo de’ Zappi. Di altre cose a lui attenenti, dell’opere da lui scritte, e di più altri della stessa famiglia, che celebri furono nello studio legale, veggasi il medesimo Panciroli. « Celebre ancora fu l’altro fratel di Baldo, detto per nome Pietro, professore in Perugia, poscia avvocato concistoriale in Roma, morto nel 1420, e autore egli pure di alcune opere legali. Di lui, e così pure di Angelo e di altri di questa stessa famiglia , che fu detta ancor de’ Baldeschi, e delle opere loro, più copiose notizie si posson vedere presso il co. Mazzucclielli (Scritt. ital. t. 2, p. no, ec., 104, ec.),