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SECONDO 499 pontefice 1’investitura della città di Bologna 3 ma poiché fu giunto insieme co’ compagni a Milano, Giovanni cambiò parere, e rimandolli alle lor case (Cron. di Bol. Script. rer. ital. vol 18, p. 421; Ghirard. t. 2, p. 209). Un’altra ambasciata sostenne egli in nome dei Bolognesi, l’an 1353, all’arcivescovo Giovanni, affin di esporgli i disordini a’ quali nella lor città facea d’uopo d’opportuno e pronto riparo (Ghirard. p. 213). Da quest’anno fino 13*71 non troviamo alcuna menzion di Riccardo, e questo perciò probabilmente fu il tempo in cui egli andò professore a Padova. E giustamente perciò il Papadopoli (Hist. Gymn. pat t. 1, p. 206) fissa questa lettera all’anno 1365. Questi aggiugne ciò che il Panciroli ancora accenna, ma con minore certezza, che Riccardo tenesse scuola anche in Vercelli. Ritornato quindi a Bologna l’an 1371, fu da’ suoi cittadini onorato nuovamente di un’ambasciata d’ubbidienza al sommo pontefice Gregorio XI, allora eletto (Griffon. Memor. et Cron. di Bol. Script Rer. ital. vol. 18, p. 182, 49°)• Ma nell’antica Cronaca di Bologna si dice eh’egli e i suoi colleghi poca grazia ebbero presso il pontefice. L’anno 1376 il vediamo avvolto nella sedizione che eccitossi in Bologna contro il Cardinal Guglielmo legato del papa, che fu costretto a fuggirsene, e a lasciar la città in mano del popolo (Griffon. ib. p. 186); e poco appresso ei fu nominato tra gli anziani scelti pel buon governo (ib.)) mandato quindi, ma inutilmente, a placare Giovanni Aucud che con soldatesche inglesi combattea pel legato (Ghirard. l. cit. p. 343)} e