Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/183

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PRIMO l6y Urbis Natale. Sacra solemniter acta) Demetrio Lucensi Bibliothecae Pontificiae Praefecto operante. Paulus Marsus orationem habuit. Pransum est apud Salvatoris Sacellum, ubi sodalitas Literatis viris et studiorum sociis elegans convivium paraverat Sex Antistites convivio interfuere, et eruditi ac nobiles adolescentes (quamplures. Recitatum est ad mensam Friderici Caesaris privilegium Sodalitati concessum, et a diversis juvenibus eruditis versus quamplures etiam memoriter recitati. Acrum etiam de laurea danda Fasto l. Fausto) Forliviensi, quae non tam ei negata est, quam in aliud tempus dilata cerimonia. Finalmente nella stessa città di Roma troviam menzione di un’altra letteraria adunanza, che raccoglier solevasi nella casa di Paolo Cortese, di cui diremo nel I capo del libro seguente. Ne parla Vincenzo Calmeta nella Vita di Serafino Aquilano premessa alle Collettanee nella morte di questo poeta, e nomina alcuni che vi concorrevano, e fra gli altri il detto Aquilano, Pietro Gravina, Gianlorenzo Veneto ed altri. Ma forse questa non era che un distaccamento, per così dire, di quella del Leto. xxvn. L’uso di cambiare il nome per affermazione di antichità, fu comune ancora alFac-, cademia di Napoli in questo secolo stesso istituita. Il ch. Apostolo Zeno racconta (Dissert. Voss. t. 2, p. 173) che Uernardo di Cristoforo, giureconsulto napoletano del prossimo passato secolo, avea scritto un libro intitolato Accademia Pontani, in cui diligentemente svolgeva l’origine di questa accademia, e scriveva le vite degli Accademici, il primo de’ quali era Antonio