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da noi altrove indicati. L'Argelati accenna ancora alcune altre operette da Bonifazio composte, e allor date alle stampe, oltre qualche altra che sembra esser perita.

Capo II.

Filosofia e Matematica.


Origine de' progressi fatti dalla filosofia. I. Non eran mancati negli scorsi secoli all'Italia uomini di acuto e profondo ingegno, che avean usato ogni sforzo per penetrare dentro alla folta caligine de’ misteri della natura, e di scoprirne, come meglio potevano, l’indole e le leggi. Ma i lor tentativi non erano stati troppo felici sì per la scarsezza in cui si trovavan de’ libri, per cui non potevano avere que’ lumi che a ciò faceano d1 uopo , sì perchè tali studi non avean in favore loro l'aura popolare, che col celebrarsi gli avvivasse. La giurisprudenza era stata la prima a regnar nelle scuole, le quali ad essa principalmente dovettero il lor nome. Nel secolo xiv Dante, il Petrarca, il Boccaccio sollevata aveano a grande onore la poesia e ogni altra sorte di amena letteratura, e aveano segnata la via a quella innumerabile schiera di gramatici che tenne lor dietro nel secolo di cui scriviamo. Ma in questo, agli studi di belle lettere si aggiunser quelli delle più gravi scienze, e principalmente della filosofia. Aristotele e Platone non ebbero minor numero di seguaci che Cicerone e Virgilio; e molti si lusingarono di potere al tempo