Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/163

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SECONDO 8o5 ’ vatore della giustizia in quella città. 11 clic però non par verisimile; poichè allor non avea Alessandro che 19) anni d’età. E altri simili monumenti non ci lasciano determinare in qual tempo fosse professore Alessandro nelle dette università. È certo però, che in tutte e tre egli lesse. Il Panciroli aggiunge che secondo alcuni ei fu professore anche in Pavia. E così veramente sembra egli indicarci nella soscrizione di un suo Consiglio (l. 1 cons. 107): Factum Papiae in causa magnifici Comitis’ Hieronymi Beccaria anno Domini 1453 die 2 Martii, et consuluit totum Collegium Papiense et Mediolanense, (f itibus subscripsi. E in fatti negli Atti di quella università egli è nominato tra’ professori, e se ne fissa il primo anno al 1450. L’ultima stanza di Alessandro fu certamente Bologna, ove egli finì di vivere nel 1477* ahhiani la memoria insieme e l’elogio negli Annali bolognesi di Girolamo Borselli: Anno Domini 1477* Dominus Alexander Tartagnus de Imola clarissimus et copiosissimus Civilium Legum interpres anno aetatis suae quinquagesimo tertio mortuus est, ac tumulatus in Capella Majori Ecclesiae Sancti Dominici in sepulcro marmoreo miro opere sculpto. Hic fuit decus Civitatis suae et nostrae. Palatium in strata majori contra illos de Cruce Principe dignum construxit, filiisque reliquit (Script. rer. ital. vol. 23, p. 900, ec.). Il Panciroli ci dà innoltre notizia della moglie e de’ figliuoli di Alessandro, e ci fa il carattere dell’animo e dei costumi di esso, tratto dall’opere di lui medesimo, e di altri a lui vicini giureconsulti. Egli è creduto uno de’ migliori tra’