Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/170

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8 l 2 LIBRO. lettura in Padova di Alessandro, ci lascia ugualmente incerti intorno all' età di Pietro. Ma essendo morto Alessandro l’an 1477 in età di 53 anni, e non avendo ei potuto essere professore prima di averne almeno 21, ne siegue che al più presto ciò potesse avvenire circa il 1445, e che allora perciò avesse Pietro presso a 20 anni. Nè si può differir molto quest’epoca; perciocchè vedremo che al principio del secolo xvi Pietro era già non sol vecchio, ma ancor decrepito. Ei dunque fu scolaro in Padova del detto Alessandro; ed ivi ei cominciò a dar prove della sua strana memoria. Udiamo ciò che ne narra egli stesso del sopraccennato libro intitolato Fenice. Io non l’ho potuto vedere, ma il passo che qui ne recherò tradotto in italiano , vien riferito dallo Schelhornio (Amoenil. li ter. L 11, p. 16, ec.): Essendo io studente del Diritto civile prima di aver compiti i 20 anni nell’università di Padova, dissi c/i io avrei recitato tutto il Codice, e chiesi che mi proponessero alcune leggi ad arbitrio de’ circostanti. Poichè me l’ebber proposte, io recitai i Sommarj di Bartolo y e alcune parole del testo; fissai il caso, esaminai le opinioni di diversi dottori, recai tutte le chiose (fatte su quella legge, proposi e sciolsi tutte le difficoltà. Ciò parve a tutti un prodigio, e Alessandro (da Imola ne rimase attonito.... Io riteneva ancora a mente le intere lezioni, benchè lunghissime, di Alessandro, e le scriveva di parola in parola; anzi, poichè le avea finite, io le recitava innanzi a gran numero di scolari