Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/288

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9^0 LIBRO abbellite di chiese, di monasteri. di scuole, di collegi, e di più altri edifici. E benché grandi sieno queste opere tue, e de’ tuoi maggiori, altre nondimeno assai più ragguardevoli ne hai intraprese. Perciocchè abbiamo udito di fresco

che per tua opera singolarmente, del pontefice

Eugenio e del Cardinal Giuliano Cesarini, si son riuniti alla Chiesa nel sinodo di Firenze i Greci, gli Armeni e i Giacobiti, ec. Tra quelli che pruovan gli effetti della munificenza del Cardinal Branda , uno fu il poc’anzi nominato Cardinal Cesarini, il quale, come affermasi da Vespasiano, fu da lui allevato e scorto su quel sentiero per cui giunse ad ottener sì gran nome. A ragione perciò il medesimo Vespasiano dice che fu molto volto a presentare favore agli uomini dotti. Fece fare molti libri, et tutti gli dette a’ più Beneficj haveva tenuti. Fece fare in Lombardia una Libreria comune a tutti quelli desideravano avere notizia delle Lettere.

XXIV. Un altro canonista non debb’essere qui ommesso , il quale al suo sapere dovette f innalzamento a cui giunse, cioè Fabiano Benzi di Montepulciano. Agostino Patrizj vescovo di Pienza, statoli già discepolo, ne scrisse la Vita, data alla luce dal dottissimo Mabillon (Museum italic. t. 1, p. 251, ec.), e noi ne faremo qui un breve compendio, essendo questo l’unico monumento da cui se ne possa trarre qualche notizia. Fabiano nato l’anno 14a3 in Monte Pulciano da onesti ma poveri genitori, dopo il corso consueto di studj fatto sacerdote, passò a Siena per istruirsi ne’ sacri Canoni, ed egli il fece con esito così felice ,