Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/291

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SECONDO q33 passò a tal fine a Parigi, ove dopo due anni di studio ebbe l’onorevol titolo di Maestro. Da Parigi venne a Padova, e dopo aver per alcuni anni studiata la giurisprudenza, ne riportò il solenne onor della laurea l’anno 1433, nel qual anno ancora ei cominciò a tenere ivi scuola di Canoni. Ma poco tempo durò in quell impiago; perciocché verso la fine dello stesso anno fatto protonotario apostolico da Eugenio IV, fu da questo pontefice inviato in suo nome al concilio di Basilea. L’anno seguente , essendo stato fatto prigione in Roma il Cardinal Francesco Condolmieri nipote di Eugenio, Pietro fu dal concilio mandato insieme col vescovo di Brescia al popol romano, per ottenerne la liberazione. Ma mentre ei viaggia per liberar di carcere; quel cardinale, vi si trovò chiuso egli stesso, caduto nelle mani di Niccolò Fortebraccio. Uscitone non molto appresso per opera singolarmente di Francesco Barbaro, fu nello stesso anno inviato da Eugenio col carico di Collettore in Inghilterra, ove si trattenne per cinque anni, e si rendette accettissimo a’ personaggi più ragguardevoli di quel regno. Tornatone l’an 1439, fu tre anni appresso promosso da Eugenio al vescovado di Brescia. Ma la legazione in Francia di cui lo stesso pontefice lo incaricò, non gli permise di fare il solenne ingresso nella sua chiesa che nel 1445 Delle cose da lui operate a pro della sua chiesa, si posson vedere i due sopraccitati scrittori, che esattamente le narrano, e presso i medesimi abbiamo ancora diligente catalogo delle opere da lui composte,