Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/359

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TERZO IOOI stato di quelle provincie, e a ciò dobbiamo la Storia della Boemia stampata in Roma fin dal 1475, e quella del Regno di Federigo III, che prima d’ogni altro fu data in luce dal Boeclero e dal Kulpisio l’anno i(585, e la Storia dell’Austria che conservasi manoscritta nell’imperial biblioteca di Vienna, e che è stata data in luce dal dottissimo custode di essa, il sig. Adamo Francesco Kollar (Analecta vindob. t. i, ec.), la qual per altro, com’egli stesso avverte, non è diversa dalla sopraccennata Storia di Federigo III, ma è assai più ampia e più corretta di quella che era stata già pubblicata; e due altri opuscoli inediti del medesimo Enea Silvio sono stati ad essa aggiunti, cioè un dialogo e una lettera ad Artungo Capella in difesa del concilio di Basilea. Abbiamo ancora la Cosmografia ossia la descrizione dell’Europa e dell’Asia minore, in cui, oltre il darci un’idea delle provincie e dei regni di cui ragiona, accenna ancora le cose più memorabili in essi avvenute. E da quest’opera si sono poi staccati alcuni tratti particolari, c separatamente stampati. Di lui parimente si ha alle stampe un compendio delle Storie di Biondo Flavio, un Comento sopra i libri di Antonio Panormita de’ detti e de’ Fatti del re Alfonso, e un compendio della Storia de’ Goti di Giornande pubblicato nel 1730 dal P. Raimondo Duellio. Aggiungansi a queste opere più altri trattati e dialogi di diversi argomenti, e orazioni, delle quali, oltre le già stampate, molte hanno di (fresco veduta la luce per opera del