Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/379

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TERZO I | latino, e co1 Comenlarii delle case greche, e co’ quattro libri della Guerra contro de’ (Goti, pe’ quali ei fu da alcuni tacciato come plagiario, per aver fatta sua la Storia di Procopio, intorno a che veggasi il co. Mazzucchelli. La stessa storia letteraria gli dee non poco per le Vite del Petrarca e di Dante, che da lui abbiamo avute in lingua italiana. Ei dee parimente aver luogo tra quelli che più giovarono a propagare colle lor traduzioni la lettura e lo studio de’ greci autori. I libri Economici, Politici e Morali d’Aristotele, e alcuni opuscoli di Plutarco, di Demostene, di Eschine, di Senofonte, di Platone, di S. Basilio e di altri da lui furon recati in lingua latina. Che direm poi de’ trattati e degli opuscoli d’ogni maniera da lui composti, molti de’ quali han veduta la luce, altri sono ancora sepolti nelle biblioteche 1 Aggiungansi l’epistole più volte stampate , e di nuovo ancor pubblicate dall’ab Mehus. Flor (1741. vol 2 ift-8) con nuove aggiuntey e le Orazioni da lui dette in diverse occasioni, delle quali pure se ne hanno alcune in istampa; e le Poesie italiane e latine, fra le quali abbiamo una commedia latina intitolata Polissena, stampata più volte in Lipsia al principio del xvi secolo, ma da me non veduta (*). lo non ho agio di pur accennare ogni cosa , e godo di poter rimandare chi legge al diligentissimo articolo che intorno alle opere di Leonardo ci (*) La Polissena di Leonardo Aretino è scritta in prosa, e non in versi. Tiraboschi, Voi. VI IL a 4