Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/532

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1 1 74 LIBRO trutta vasi della riunione L)i questa ambasciata abbiamo espressa menzione presso Demetrio Sguropulo, il quale afferma (Hist Conc. Florent. sect. 2, c. 7, p 5) che Manuello venne perciò a Costantinopoli gli ultimi giorni della vita del mentovato patriarca, e che nell’archivio di quella chiesa si conservano ancora le lettere del papa da lui recate, e le risposte del patriarca Matteo, il quale, secondo il Lambecio Bibl. caes. l. 8,/;. 5 28), morì nel 1408. Ma il P. Banduri (Imper. orient t. 2, p. 589) e il P. le Quien (Oriens christ. t. 1, p. 305) sostengono che ciò avvenne nel 1410, alla qual sentenza si mostra favorevole anche il P. Cupero (Ifist. Putriti refi. CP. ante t. 1 A et. SS. Aug. p. 174). E seni- ‘ bra perciò, che questa ambasciata debbasi attribuire ad Alessandro V che fu pontefice dal giugno del! 1409 fino al maggio dell' anno seguente. Poichè il Grisolora fu tornato in Italia, parmi probabile el11 ci proseguisse a vivere nella corte di Roma presso Giovanni XXIII, il quale inviando nel 1413 due cardinali legati all’imper ad or Sigismondo per determinare ove tener si dovesse il concilio generale, diede loro il Grisolora a compagno (V. Raynald. Ann. ccc.l. ad an. 1413, n. 22). Dallo stesso pontefice fu poi inviato al sinodo di Costanza, ove a’ 16 di aprile del 1415 finì di vivere, e fu ivi sepolto con un1 onorevole iscrizione di Guarino da Verona, la quale si può vedere presso gli scrittori quasi tutti che ragionano del Grisolora. Degne ancor sono d’essere lette e le Epistole dello stesso Guarino, in cui ragiona della morte di Manuello, e l’Orazione funebre che