Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 2, Classici italiani, 1824, VIII.djvu/550

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1 M)2 MURO dalla Calabria richiamato a Roma , come raccogliesi da una lettera del Filelfo (Epist. l. 28), il che sembra indicarci che veramente si fosse egli colà ritirato, e che vi stesse; fino a’ primi anni di Paolo. Ei fu ancora in Roma a’ tempi di Sisto IV; ma , se crediamo a Gian Piero Valeriano (De. infelic. Literat. l. 2) e al Giovio (in Elog.), non ebbe molto a lodarsi di questo pontefice; perciocchè avendogli offerta la traduzione dell opera d1 Aristotile sopra gli Animali da lui già fatta per ordine di Niccolò V, e poi riveduta e corretta, e sperandone ampia mercede, poichè videsi donar solo 50 scudi, sdignato altamente gittolli nel Tevere , e ritirossi di nuovo al suo beneficio in Calabria. Anche il Volterrano (Comm. urbana. l. 21) afferma che Teodoro non ebbe in Roma ricompensa uguale al suo merito, e pare che a ciò alluda lo stesso Gaza in una sua lettera a Cristoforo Persona riferita dal Zeno (Diss. voss. t. 2, p. 139), in cui si duole che i principi di quel tempo sien troppo inferiori a quelli che gli avean preceduti nel protegger le lettere. Egli è ben vero che f Jacopo Filippo da Bergamo, scrittore egli ancora contemporaneo, narra (Suppl. Chron. l. 16) che il Gaza pel suo sapere fu carissimo a Sisto. Ma ciò non ostante il vedere ch’egli, a’ tempi appunto di questo pontefice, morì in Calabria , ci pruova che il Gaza 11011 ne era abbastanza contento. Prima però di ritirarsi in Calabria, par el11 egli ritornasse per qualche tempo a Ferrara; perciocchè tutti gli scrittori della Vita di Rodolfo Agricola ci raccontano che , essendo questi nella detta città