Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/192

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14°^ LIBRO «lei Friuli tenne per più anni scuola di belle lettere. Nel 1469 passando l imp Federigo per Pordenone conobbe il Cimbriaco, ne ammirò il talento poetico, e gliene diè in premio la corona d' alloro e la dignità di conte Palatino, quali i onori di nuovo gli Furono conferii i da Massimiliano re de’ Romani in Lintz l’an 1489 Di questa sua doppia corona parla il Cimbriaco nelle sue Poesie, e dice ch’ ei non avea ancora compiti i vent’ anni, quando ne fu la prima volta onorato: Si tua Daphnaeis cinxit mea tempora ramis, Et me Palladio quondam manus induit auro, Annorum lustris nondum mihi quatuor actis Encomiast, ad Frid. Imp. Al sig. Liruti non sembra probabile che in età sì giovanile fosse il Cimbriaco creduto degno di tanto onore, e sembra che quelle parole si debbano intendere dell’ intervallo che passò fra l’ una e l altra coronazione. Ma in primo luogo egli qui parla dell’imp Federigo, e rammenta l’onore da lui stesso ottenuto; e inoltre ei chiaramente afferma nei’ versi seguenti riferiti dal medesimo sig. Liruti, ch’ebbe la corona poetica in Pordenone; mentre la seconda volta gli fu questo onore, come confessa lo stesso dotto scrittore, conferito in Lintz. È dunque certo che non avea ancora vent’ anni il Cimbriaco, quando fu la prima volta coronato poeta. Il che sarebbe indubitabile pruova del molto ch’ egli valeva nel poetare, se non sapessimo che questo onore fu conceduto talvolta più al denaro che al merito. Per ciò nondimeno che appartiene al Cimbriaco, ei può aver