Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 3, Classici italiani, 1824, IX.djvu/404

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l6l8 LIBRO dal sig. Giambatista Comiani nel suo Saggio di Storia letteraria degli Orzi Nuovi (Nuova Racc. ifOpusc.t. 21). Amendue questi scrittori hanno esattamente provata ogni cosa da essi asserita colle testimonianze tratte dalla suddetta più antica Vita, dalle Opere stesse del Codro e di altri contemporanei scrittori, e ad essi perciò io rimetto chi brami di veder le pruove di ciò ch’ io verrò in breve accennando (a). Antonio Urceo nacque in Robiera, terra posta fra Modena e Reggio, alla qual seconda città appartiene, a’ 17 d’agosto del 1446, e fu figliuol di Cortese Urceo e di Gherardina. Questa famiglia però era anticamente venuta dagli Orzi Nuovi, piccola fortezza del territorio bresciano, da cui probabilmente teneva il nome di Urceo. Il soprannome di Codro gli venne, come narra il Bianchini, dal risponder ch’egli fece un giorno ridendo a Pino degli Ordelaffi signor di Forlì, il quale gli disse che a lui si raccomandava: Dii boni! quam bene se res habeat, v'uletis: Jupiter Codro se commendat. Due famosi maestri ebbe ne’ primi suoi anni; Tribraco da noi ricordato tra’ poeti in Modena, e in Ferrara Battista Guarini, di cui in questo capo medesimo si è ragionato, e innoltre Luca Riva reggiano da noi pur rammentato. In questa seconda città si trattenne sino all’ età di 23 anni, e, secondo alcuni, (a) Assai piti copiose notizie abbiam poi date del Codro nella Biblioteca Modenese ((. 5, p. 21, ec.; /. 6, p. 208) anche dopo aver veduta l’opera ijui accennata di M. Themiseul de S. Hyacinthe.