Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/113

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PRIMO <)() Cesare Campana (Arbori delle fomiti, che hanno signoregg in Mani.), e dice eli1 ei dileltavasi principalmente di studi astronomici, e che perciò aveasi eretta in sua casa una specola, su cui saliva sovente a contemplare le stelle (a). \ lui indirizza il suddetto Niccolò (l'Arco un suo Eroico intitolato Ad Jllustrissimum Aloysiuin Gonzagam Marchionali, in cui appunto ne loda lo studio della filosofia e dell’astronomia: Et quantio<jue placet gravioribus appheuisse Intentimi studiis animuin: juvat alla vagali; Monuunquain rerum gaudes perquirere cuutas, Et vetei uin volvis divina voluinina vatuui, lngeuium osleudens cunctis versatile rebus. Loco cit. I. i, carni. /\\. alata dell1 Aretino. Ma i versi del co. d’Arco indrizzali mi Illustri ini munì Aloysium Gonzagam Marchionem, ch' io ho creduti appartenenti a questo Luigi, appartengon veramente al terzo, cioè al Rodomonte, come ha provato l’eruditissimo P. Ireneo Affò nella bella sii.i \ ila di quest’ ultimo Luigi Gonzaga, stampata in Parma nell’anno 1780, ove ha egli il primo diligentemente distinti questi tre personaggi dello stesso nome e rogno-* me, ed ha parimente mostrato che le due egloghe del Muzio, nelle quali io ho dubitato che si parlasse di Luigi di Giampietro, debbono riferirsi al Rodomonte. Lo stesso valoroso scrittore ci ha poi ancor data la Vita di Vespasiano Gonzaga, in cui si veggono più ampiamente illustrate le cose che io ho qui accennate, del grande impegno con cui ei promosse ogni sorta di studi. (ft) Questa specola nella sua propria casa innalzata de Luigi Gonzaga, il qual finì di vivere circa;il 1549 è, a mia notizia, la prima e la più antica di tutte in Italia. dopo il risorgimento de" buoni studi. Non è però il Campana autor quasi contemporaneo che ce ne fa (fede; ma I A ma dei, autor recente, e non sempre molto esatto, nella sua Storia ms. di Mantova.