Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/280

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I.1BJ10 numero Gioachirno Scaino da Salò famoso giureconsulto, a cui dedicando il suo poema latino sulla cultura degli orti, stampato nel Giuseppe Millio Voltolina rammenta una eruditissima dissertazione sul Tempo, da lui in due giorni detta in quell'accademia. Secondo lo stesso Quadrio, quest'accademia durò fino al j<> io. lo non debbo qui favellare di quella degli Oplosofisti rammentata dal medesimo autore; perciocchè essa non si occupava che degli eser cizi cavallereschi. Ma non dee tacersi quella dei’ Ginnosofisti aperta a tempo dello Speroni la quale, benchè propriamente fosse essa pure rivolta all arti cavalleresche, impiegavasi però ancora nelle liberali, e specialmente nelle matematiche, come raccogliamo da un discorso dello stesso Speroni (Op t 3, p. 456). Ad essa debbon aggiugnersi quella degli Animosi fondata nel 1537 da Ascanio Martinengo bresciano, di cui il Riccoboni, che in essa recitò due orazioni, parla con molta lode (de Gymn. patav. l. 5, c. 3) (a), e quella de’ Ricovrati istituita nel 1^99 (Facciol. Fasti Gymn. patav. pars 3, p. 31). La prima di esse, a cui fra (<7) Dell’accademia degli Animosi, e del (fondator di essa Ascanio Martinengo, parla il ch. sig. ab Baldassare Zamboni nella sua erudita, ma poco conosciuta operetta stampata in Brescia nel 1778, che ha per titolo: La Libreria di S. E. il N’. U. Sig. Leoparedo Martinengo (p. 61, ec.) ove degli altri uomini dotti di quella illustre famiglia si hanno scelte ed esatte notizie. Di essa ha ancora esattamente ed eruditamente trattato il soprallodato ab. Gennari.