Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/315

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SECONDO yiS Morgagni (Epist. anat. t. 1, ep. 6, n. 1, 2). M. Portal descrive a lungo (l. dtp. 272) tutte le osservazioni anatomiche fatte dal Berengario, cui dice egli pure uno de ristoratori dell anatomia e della chirurgia, e mostra che alcune scoperte attribuite a’ più moderni anatomici furon prima fatte da esso; e fra le altre quella della pellicella membranosa posta innanzi alla retina dell occhio, che si attribuisce comunemente all Albino. Ma quanto è esatto M. Portal nel darci una giusta idea dell anatomia del Berengario, altrettanto è poco felice nell accennarne le diverse vicende. Ei saggiamente rivoca in dubbio l’anatomia da lui fatta dei’ due Spagnuoli ancor vivi; ma soggiugne ch è certo ch ei fu mandato in esilio a Ferrara. Or il primo fatto ha i fondamenti medesimi che il secondo, e perciò o amendue debbonsi ammettere, o rigettare amendue. Egli poi crede probabile ciò che a me sembra improbabil del tutto, cioè che l’Inquisizione il costringesse a partir da Bologna per aver parlato troppo liberamente della generazione. A un anatomico non doveasi ciò imputare a delitto; e se pure ei fosse stato per ciò rilegato, ei non sarebbesi recato a Roma, ove veduto abbiamo poc’ anzi ch ei si trattenne sei mesi, e che il papa bramò di averlo al suo servigio. Io crederei anzi, che quando Carpi sua patria passò sotto il dominio del duca di Ferrara nel 1527, che fu quel tempo a un dipresso in cui egli, lasciata Bologna, passò a Roma e indi a Ferrara, egli scegliesse questo soggiorno per godere della protezione del nuovo suo sovrano.