Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/372

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972 libro convegno andare a Venezia ben contra mia voglia, che sommamente desiderava di restare a queste prime lezioni del Mercuriale, il quale ha fatto oggi la sua orazione elegantissima, ma non posso più. Maggiore assai fu l onore a cui fu sollevato nel 1573, (quando l’imp Massimiliano II il volle a Vienna, per esser da lui curato in una grave sua malattia, nel che essendo egli felicemente riuscito, ne tornò carico di donativi e di onori con un ampio diploma segnato in Vienna a’ 10 d’ottobre del detto anno. Restituitosi a Padova, si vide nel 1575 aumentato lo stipendio a 900 fiorini, e quindi nel 1581 fino a 1250, alla qual somma niun medico era ancor giunto; e ciò si fece singolarmente perchè ei non accettasse le ampie proferte che da’ papi veniangli fatte: tanta era la stima in cui si avea la dottrina del Mercuriale. Il Facciolati racconta che circa il 1576, essendosi destato in V enezia qualche sospetto di pestilenza, ed essendo perciò stati colà chiamati il Mercuriale e il Capovaccio, perchè dessero il lor parere, essi opinarono che non v’era a temer di contagio: ma che poscia essendosi questo furiosamente scoperto, i due medici ne furon biasimati non poco; e il Mercuriale veggendosi decaduto dall’ alto grado d’onore di cui godeva, accettò volentieri l’offerta che vennegli fatta di recarsi altrove. Ma non pare, a dir vero, che il Mercuriale perdesse la stima in cui era; perciocchè ed egli stette ancora in Padova oltre a 10 anni, e nel 1581 gli fu, come si è detto, accresciuto l’annuale stipendio. Nel 1587 passò a Bologna, nel che col