Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/409

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SECONDO IOO9 Maliardi, clic per qualche anno fu medico del re d Ungheria, e Girolamo Grataroli e Girolamo Massari, che solo per amore della religion riformata uscirono dall’Italia, a’ quali per lo stesso fine si può aggiungere Matteo Gentile medico anconitano, che ritirossi nella Carniola. Non dovea però all’ Italia mancar l onore di vedere i suoi medici salir sulle cattedre più famose delle università forestiere, e stare a’ fianchi de' più potenti sovrani, custodi della lor sanità è della lor vita. E molti ella in fatti ne vide fatti maestri degli stranieri, i quali non paghi di venire in folla alle nostre università, chiamavan sovente a loro i professori più illustri di medicina. Io non potrei senza taccia di negligenza omettere una cosa sì gloriosa all’ Italia, e che sempre più conferma l onorevol' titolo invan contrastatole di madre delle scienze e di maestra del mondo tutto. E per cominciar dalla corte Cesarea (*), Luigi Marliani nobile milanese fu medico e (*) Fra i medici italiani ch’ebber l’onore di servire alla corte Cesarea, deesi ancora annoverare Giammaria Cattaneo natio di Salò, medico dell’imp Massimiliano I, e poscia di Margherita d’Austria di lui figliuola, del quale fa onorevol menzione Girolamo Rorario scrittor di quei’ tempi, e amico dello stesso Cattaneo, nel suo raro opuscolo intitolato: Quod animalia bruta ratione utantur meliu.s homine. Deesi anche ad essi aggiugnere Giuseppe Salandi bergamasco, medico di Ferdinando II, e archiatro di Massimiliano II imperadori, e morto poi in età di oltre a’100 anni a Salò sul Lago di Garda l’an 1630 (V. Gallizioli, Vita di Gir. Gratar. p. 49, ec.). Tiiuuoschi, Voi XI.