Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/207

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TERZO *359 fiorentina di Donato Giannotti, stampato solo nel 1721, del qual autore, che fu di patria fiorentino, ma esule dalla patria visse per lo più-in Venezia, si posson vedere esatte notizie presso Apostolo Zeno (Note al Fontan, t. 2, p. 222) e nel Catalogo della Capponiana (p. 188). Io passo sotto si) Ai zio molte altre Storie, o opere in qualche modo a storia appartenenti, che si conservano inedite nelle biblioteche fiorentine e altrove, e delle quali è inutile il ragionare, poichè tante e di sì gran pregio ne abbiamo alle stampe (a). Accennerò ancora di volo alcune Storie delle altre città di Toscana, nelle quali non abbiam cosa che meriti lungo ragionamento, trattine alcuni storici sanesi. Fin dal principio del secolo, cioè nel i5o(ij uscì alla luce in Siena un trattato di Bartolommeo Benvoglienti De Antiquitate Senarum Urbis. L’autor di esso però era morto (fin dal 1486 (V. Mazzucch. l. c. t. 2, par. 2, p. 8j)3). (tesare Orlandi entrò poscia a trattare dello stesso argomento nel suo opuscolo De Urbis Sena ejasque Episcopatus miti qui tate (Thesaur. Antiquit. et Hist. Ital. t. 8). Ma di esso non troppo favorevol giudizio recò in una sua lettera Adriano Politi. Il nostro Cesare Orlandini, scrive a Giugurta Tommasi (Lettere, p. i43> ed. Ven. 1624), che visse lungamente in Roma (a) Molto ancor giova a illustrare la storia fiorentina la Vita di Pietro Soderiui confalonier perpetuo di qucila Repubblica, scritta da lì. Silvano Razzi altrove nominato, e fatta poscia magnificamente stampare in Padova 1 anno 1737 con uua copiosa serie d’interessanti autentici documenti.