Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/642

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1^94 LIBRO quella cillh si nomina Giosefo Leggiadro de Galloni 7 Notaro, e massimamente dotato di tenacissima memoria, e di mirabilissimo ingegno, quale scrisse in volgare molte e diverse Rime y due Egloghe Pastorali, Fillide, e. forza d Amore, e due Tragedie, Alithea Musicale, e Didone Regina in versi eroici, la scuola di Adone in cinque canti di rime ottave, la Guerra della Patria dell' anno 1551; e scrisse in prosa due Commedie, la Porzia, et il Falco, et un Dialogo de' Pastori a similitudine dell Arcadia del Sannazzaro, nel quale dipinge se medesimo in forma di Pirisio Pellegrino; e finalmente lasciò in ottave rime imperfetta la Traduzione della Tebaide di Stazio Poeta {*). L’ altro è Raffaello Toscano, di cui oltre l Origine della Città di Milano in versi, rammentata ancora con qualche altra opera dall Argelati (Bibl. Script mediol. t. 2, par 1, p. 1511), il Quadrio accenna (t. 7 f p. 259$$) le Guerre del Piemonte descritte in ottava rima, che si conservano in un codice a penna nella biblioteca della università di Torino, nel Catalogo de’ cui mss. se ne è pubblicato il principio (t. 2, p. 4^7)- Intorno a quest" opera un bel monumento mi ha da Torino trasmesso il ch. sig. baron Giuseppe Vernazza, da cui raccogliesi che quella città sborsò al Toscano il denaro perchè la stampasse. Il monumento è tratto dal registro ms. de’ Consigli degli Ordini della stessa città del 1596, ove così si (*) I n comminila intitolata Porzia fu stampila scura data alcuna.