Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 3, Classici italiani, 1824, XII.djvu/663

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TERZO l8l5 insieme che anche tra T armi ci si mostrò di animo valoroso e guerriero (‘). Frattanto ci si (*) Se il sig. dott Barotti avesse potuto vedere i monumenti di questo ducale archivio segreto, ne avrebbe tratte alcune altre importanti notizie intorno all’Ariosto. Ma o non gliene nacque il pensiero, o non ebbe speranza di ottenerlo. A me dunque è toccata la sorte di farne uso prima di ogni altro; e godo di poter qui comunicare al pubblico il frutto delle mie ricerche. Il primo documento, che ci si fa innanzi, è una lettera da Isabella d’ Este marchesana di Mantova scritta al Cardinal Ippolito suo fratello a’ 3 di febbraio del i ‘)07, dalla quale raccogliesi che il cardinale aveale inviato l' Ariosto per congratularsi del felice suo parto, e questi le avea parlato del poema che stava allor componendo. Troppo interessante per ciò è questa lettera, perchè non debba essere qui inserita: Illustris. Domino Frat ri —. validissimo Doni. Ilipp iciae in Silice Diac. Esten, Etc. Rever. et Illustriss. Monsig. mio Corrieri. Et per la lettera de la S. V. Reverendiss. et a bocha da Ms. Ludovico Ariosto ho inteso quanta leticia ha conceputa del felice parto mio: Il che mi è stato suriirnamenle grato, cussi la ringrazio de la visitazione, et particolarmente di havermi mandato il dicto Ms. Ludovico, per che. ultra che mi sia stato accetto, representando la persona de la S. V. reverendiss. lui anche per conto suo mi ha addutta gran satisfazione havendomi cum la narratione de l’Opera che compone facto passar questi due giorni non solum senza fastidio ma cum piacer grandissimo; ch’in questa, come in tutte le altre actione sue ha havuto bon judicio ad eleggere la persona in lo caso mio. De gli rasonamenti, che ultra la visitacione havemo facti insieme Ms. Ludovico renderà cunto alla S. V. Reverendiss. alla quale mi raccomando. Mantua Tertio Februarii M. D. VII. Prego la S. V. che per mio amore provede al Gabriele, che ha tuolto per moglie la Servitrice de la Fe. Me. de Ma de quello officio che la gli ha promesso R. V. S. Obseq. Soror Isabella Marchionissa Mantuae. B. Capilupo. Due altre lettere dell Ariosto si consci vano scritte