Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 4, Classici italiani, 1824, XIII.djvu/104

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20G6 LIBRO nella’ sua Primavera (canto 1). Egli aggiunse un terzo libro al poema del Fracastoro intitolato Joseph, e alcune altre Poesie latine, italiane e greche se ne leggono in diverse raccolte, oltre un numero assai maggiore di altre poesie e di altre opere che son rimaste inedite, o si sono smarrite, delle quali parla distintamente il Liruti. Ei pubblicò ancora nel 1554. un comento latino sull Arte poetica di Orazio e tre libri intitolati Paregon, ne’ quali spiega diversi passi difficili di diversi antichi scrittori latini e greci; nelle quali opere si scuopre ugualmente e la molta erudizione del,Lovisini, e l’attento studio da lui posto nell imitaziou dello stile dei migliori autori. XXVIII. Dopo questa enumerazione di molti poeti, fatta secondo l’ordine che più piacque al Giraldi, par ch’egli voglia prendere a tesserne un’altra serie secondo l’ordine delle loro patrie (p. 574)* Ma quattro sole città egli nomina, Modena, Brescia,.Mantova e Ferrara. E Modena può esser ben soddisfatta di ciò eli’ ci ne dice, perciocchè, parlando de’ Modenesi, afferma che horum ingenia prompta sunt et parata in iiiratn(jue par lem’, e uggitigne che alcuni hanno scritto assai bene, ma alquanto oscuramente, della Poetica, cioè il Castelvetro, di cui già abbiam favellato, e Filippo Valentini, di cui si parla a lungo nella Vita del Castelvetro, scritta dall’eruditissimo Muratori, ove si rammentano i rari pregi d’ingegno de’ quali fu egli dotato, benchè non ce ne sia rimasto alcun monumento, e i disastri a cui fu soggetto , pel mostrarsi ch’ei fece troppo propenso alle opinioni de’