Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 4, Classici italiani, 1824, XIII.djvu/107

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terzo 2069 ,enere di poesia fosse degno di lode. Egli morì \lantova nel 1563 in età di sessantadue anni, come si legge nell’onorevole epitaffio a lui posto nella chiesa di S. Francesco (V. Bonfadio, lett p• 47? ed. Bresc. 1758). Cammillo, il secondo di essi, nato nell’anno 1504, al valor poetico congiunse la esperienza ed il senno, che lo renderon degno di cospicue cariche e d’illustri ambasciate a lui confidate da’ suoi sovrani; e morì in età ancor fresca nel 1548. Il più celebre fu Ippolito, nato nel 1511. Ei fu dapprima segretario e ministro in Roma del Cardinal Ercole e di d). Ferrante Gonzaga , e le lettere da lui scritte ad ambedue, che si conservano nel secreto archivio di Guastalla, potrebbon formar più volumi. Fra le altre sono interessantissime quelle che appartengono alla guerra di Parma e della Mirandola, fatta da Giulio III; ed esse dimostrano che il Capilupi oltre l’essere uomo erudito e colto poeta, era ancora accorto negoziatore e pieno di zelo pel servigio de’ suoi padroni. Esse ancora ci scuoprono ciò che niuno, ch’io sappia, ha avvertito; cioè che verso l’agosto del 1556, nel tempo dell’infelice guerra di Paolo IV contro gli Spagnuoli, egli insiem con più altri addetti al servigio di quella corona , o di personaggi dalla medesima dipendenti, fu. chiuso in prigione in Castel S. Angelo, e liberatone poscia nel settembre del 1557, Pio IV nel 1560 il nominò vescovo di Fano, e nel 1561 inviollo suo nunzio a Venezia, come raccogliesi ancor da una lettera a lui scritta da Annibal Caro (t. 2, lett. 155). Sette anni appresso rinunciò al suo