Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 4, Classici italiani, 1824, XIII.djvu/117

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TERZO 2079 presso il quale fu per qualche tempo il Flaminio. Così raccogliamo da una lettera dal padre di esso scritta al medesimo Sauli nel 1522 (ib. in App. p. 503), nella quale egli accenna che già da gran tempo era presso di esso Sauli il suo Marcantonio, e da un7 altra dal Castiglione scritta da Mantova ad Andrea Piperario in Roma a’ 7 di marzo dell* anno i523, in cui gli chiede nuove di Marcantonio Flaminio , eli era col Protonotario Sauli (Castigl. Lett, di Neg. t 1 , p. 102). In fatti egli è annoverato dall’Arsilli tra’ poeti che allor viveano in Roma , e descritto come giovane di vita austera e di facilità mirabile nel verseggiare. Anche il Giraldi ne parla come di giovane vivente in Roma, e unendolo col Molza, At Franc. Mar. Molciam Mutinensem, dice (De Poet. suor, temp. dial. 1 , Op. t. 2, p. 544)? et M. Antonium Flaminium, adolescentes adeo bonarum litterarum studio inflammatos video, ut assidue ambo vel libros evolvant, vel aliquid ipsi componant. De utroque magna concipere possumus. Nec solum hi humanitatis flosculos legunt, sed ulterius studia sua proferunt.... Flaminius vero sapientiae studia cum uiraque lingua conjungit; et nisi acrius eum stomachi morbus urgeret, paucos ei conferre possemus. Sed ita comparatum est, ut praeclara ingenia fere semper aliquid infestet et interturbet. Verso questo tempo medesimo dovette il Flaminio fare il viaggio di Genova col Sauli, e trattenersi con lui in una piacevole villa , formando insieme con altri uomini eruditi colà condotti dal Sauli quella Accademia della quale si è