Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 4, Classici italiani, 1824, XIII.djvu/131

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TERZO 20^3 Coniiniana, in età di soli diciannove anni scrisse jn Ialino la Vita del B. Maurizio ungherese dell’Ordine de’ Predicatori, che da f Leandro Alberti fu inserita tra quelle degli uomini illustri del suo Ordine, da lui raccolte (Bonon. 15 » 7, p. 217). Alla più recente edizion cominiana delle Poesie del Flaminio, fatta nel 17^7? so~ nosi aggiunte ancor quelle di Giannantonio e di Gabriello Flaminio; e quelle del secondo, se non si uguagliano a quelle di Marcantonio, son però cose ancore degne di andar loro dappresso. XXXVI. A questi illustri poeti nominati dall’Arsilli e dal Giraldi, molti altri debbonsi aggiugnere, de’ quali essi non han fatta menzione, o perchè non ne avesser contezza, o perchè non volessero parlar di tutti, o per qualunque altra ragione: ed altri ancora che vissero dopo la metà del secolo, e non poteron perciò dal Giraldi, non che dall1 Arsilli, essere conosciuti. Tra’ primi possiam nominare Riccardo Sbruglio udinese molto lodato da Erasmo, e di cui ampie notizie ci somministra il sig. Liruti (De Letter. del Friuli, t. 2, p. 89); Zaccaria Ferreri Vicentino abate di Monte Subasio, e poi vescovo di Guardia nel regno di Napoli, che nel 1524 pubblicò in Roma molti Inni sacri, nei quali però è più a lodare la bellezza dell’edizione , che la eleganza dello stile (u); Antonio Cerniti novarese, di cui abbiamo (//) La Vita (di questo celebre vescovo, prima monaco casinese, poi abate commendatario della badia di Monte Subasio), indi monaco certosino, poscia notaio e cancelliere del conciliabolo di Pisa, tenuto contro Giulio il,