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2 134 LIBRO .che nel iy3i ne ha pubblicata Federigo Ottone Menckenio (di cui però mi spiace di non aver veduto che il breve estratto inserito (1731, p. 198, ec.) negli Atti di Lipsia), e ciò che ne dice il marchese. Maffei (Ver. illustr. par. 2:p. 337), ci rendon facile il parlarne con esattezza. Paolo Filippo Fracastoro di nobile e antica famiglia veronese, e Cammilla Mascarella vicentina furono i genitori di Girolamo che venne a luce nel 1483. Inviato a Padova per gli studj, vi si congiunse in istretta amicizia co’ dottissimi uomini, de’ quali era allora feconda quella città, e vi ebbe a suo maestro il celebre Pomponazzi (*). Ma il Fracastoro non solo • non si lasciò sedurre dall’autorità di un tant’uomo ne’ suoi sentimenti intorno all’Anima, i quali anzi furono da lui confutati in un suo Dialogo, benchè senza farvi menzione del Pomponazzi; ma ben conoscendo quanto sterile fosse quella barbara e scolastica filosofia di cui il suo maestro facea professione, a tutte le più utili scienze, ed insieme ad ogni classe d’amena letteratura, si volse studiosamente. E comunque la medicina facesse l’occupazion sua primaria, la filosofia però, la matematica, l’astronomia, la cosmografia, la storia naturale non gli furon men care. Non si troverà forse uomo che tante e sì pregevoli cognizioni in sè raccogliesse a que’ tempi, quante (*) Non doveasi qui ommettcre che il Fracastoro, appena ricevuta la laurea delle Arti in Padova , fu ivi pel i5oa , cioè in età di soli diciannove anni, nominato fjrofessore di logica. Ma pochi anni appresso lasciò a cattedra per attendere più tranquillamente a’ suoi studi (Facciol. Fasti, pars 2, p. n5, cc.),