Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 4, Classici italiani, 1824, XIII.djvu/199

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/ TERZO ’ 2l6l e questa è propriamente, com’egli stesso confessa , una traduzione della sua opera latina , clic è avuta in conto di una tra le migliori che in quel secolo si pubblicassero. Delle altre opere del Minturno, che sono poesie italiane e latine, traduzioni de’ Salmi, lettere italiane, e di più altri opuscoli da lui composti, ma che or non si trovano, parla distintamente il Tafuri, a cui solo io aggiungerò una lettera latina a Paolo Giovio, che si legge dopo quelle del Gudio (p. 129). LVII. Giason de Nores è il secondo degli scrittori dell’Arte poetica , che voglionsi qui rammentare. Ei non fu, a dir vero, italiano, ma nacque nell’isola di Cipro. Perchè nondimeno fece i suoi studj in Padova, ed ivi poscia ancor tenne scuola, e in lingua italiana quasi tutte scrisse le sue opere, egli ha diritto ad aver luogo in questa Storia. Venne ancor giovinetto in Italia, e applicatosi alle scienze , ottenne in Padova la laurea, e tornossene quindi in Cipro. Mentre ivi si tratteneva, udì la morte di Trifon Gabrielli, uomo assai dotto , e non men celebre per la sua probità che pel suo sapere, detto perciò dal Cardinal Valerio (De’ caut. adhibit. in edend. Lib.) il Socrate Vene»* to , e lodato molto ancora dal Bembo (Familiar. l. 2, ep. 8, 12, 13, ec.). Aveane Giasone in Padova frequentata la casa, e l’avea udito spiegare la Poetica d’Orazio. Per sollevare adunque il dolore che per la morte di Trifone avea provato, si diede a stendere in latino quella sposizione che dalla bocca di lui avea raccolta, come egli stesso racconta nella dedica