Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 4, Classici italiani, 1824, XIII.djvu/92

Da Wikisource.

2054 libro ingegnoso e sì colto, che avendone vedute alcune il Beni ho e il Cardinal Bernardo da Bibbiena ed altri uomini illustri, ne trassero speranza ch ei dovesse aver luogo tra’ più rai.j poeti; e che perciò il Molza sel prese in casama che poscia tutto si volse alle sacre lettere e; che l’ Accademia di Modena il rimirava non altramente che padre, finchè dagl Inquisitori citato a Roma, fu costretto a trasferirsi colà a render ragione della sua Fede, e dopo alcuni mesi assoluto, tornassene a Modena, ove passava tranquillamente la sua vecchiezza. Del Berettari, che fu sprannomato Poliziano, parlano ancora il Vedriani (Dott. modon.p. 117, ec.) e il Muratori (Vita del Castelv.), il quale, allegando la Cronaca inedita del Lancellotti, ne fissa la citazione a Roma nel 154 » - però ella avvenne in quell’ anno, convien dire che, anche poichè egli ne fu tornato, nascesse qualche sospetto intorno alle opinioni da lui seguite; poichè una lettera del Cardinal Morone al Cardinal Contarini, scritta da Modena a’ 3 di luglio del 1542 (Quirin. Diatr. ad t. 3 Epist Poli p. 284), ci fa vedere che allora dovette il Berettari guistificarsi innanzi al Morone di alcune sue proposizioni; e veggi amo ancora ch' ei fu tra que’ che segnarono nel primo di settembre del detto anno il Formolario di Fede più volte da noi menzionato. Convien però dire ch’ ei si purgasse intieramente perciocchè, secondo il Vedriani, ei continuò a fare le lezioni sopra la sacra Scrittura nella cattedrale di questa città. Questo scrittor medesimo afferma che moltissime composizioni ne furono