Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 4, Classici italiani, 1824, XIII.djvu/94

Da Wikisource.

2056 LIBRO cesco altro loro fratello, professore di belle lettere in Sacile, e lodato da Girolamo Rora. rio come uomo dottissimo (Quod bruta animalia ratione utantur melius homine), ebher tutti gran nome per il lor valore in tali studi e ce ne lasciaron più saggi in diverse loro opere, altre stampate, altre inedite, altre perdute, delle quali minutamente ragiona il sopraccitato scrittore. Da Francesco nacquero Girolamo nel 1507, il quale allo studio della poesia congiunse quello ancora dell" arte medica, da lui insegnata in Pavia, ed esercitata in più luoghi del Friuli fino al 15"j4 7 1,1 cul finì di vivere; Cornelio, che fu parimente medico insieme e poeta, ed ebbe per alcuni anni l’impiego di segretario della Repubblica di Ragusa; Aurelio, lodato egli ancora come uomo assai dotto ne’ buoni studj, e Giambattista il secondo de’ fratelli, di cui dobbiamo singolarmente trattare. Nato in Oderzo nel 1525, e inviato all università di Padova, vi si distinse per modo, che in età di soli venti anni fu chiamato a Venezia a istruire nelle lettere umane i giovani della nobil famiglia Lippomana; di che fa cenno anche il Giraldi nel passo sopraccitato. Non cessò egli perciò dal coltivare i suoi studj, e non solo nelle tre lingue greca, latina e italiana, ma nella filosofia ancora, nella teologia e nella giurisprudenza si esercitò attentamente. Passò in Inghilterra nell'an 1554 coll ambasciadore della Repubblica Giovanni Michele, fu indi segretario della Repubblica di Ragusa, poscia fu chiamato a Roma, e scelto a suo segretario dal pontefice Pio IV, come