Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/173

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SECONDO l6f illustre. Egli ne parla in alcune sue lettere al Magliabecchi (Cl Venet Epist ad Magliab. t. 2, p. 232 246), scritte dopo il 1670, ma non pare che conducesse ad effetto il suo disegno. V. Molti altri scrittori presero a difendere l’autorità del romano pontefice e a sostenere la Chiesa cattolica romana contro i ni mici della medesima. Tre soli ne accennerò io per amore di brevità, Il P. Elia Astorini carmelitano con tanto maggior vigore si accinse a difenderla, quanto più avea per sua sventura potuto comprendere la debolezza dell’armi con cui essa era oppugnata. Era egli nato in Albidona nella provincia di Cosenza nel regno di Napoli nel 1651, e in età giovanile era entrato nel detto Ordine. La vivacità del suo ingegno, e il desiderio di apprendere cose nuove, lo indusse a spogliarsi de’ pregiudizii del secolo, e a studiare attentamente gli scrittori della moderna (filosofia; e conosciuta la forza delle loro ragioni, ardì dichiararsi nimico del Peripato j al che avendo congiunto lo studio della lingua ebraica, arabica e siriaca , ei cadde presso alcuni in sospetto di novatore, e per poco non si attribuì ad arte magica ciò che era frutto del raro suo ingegno e del suo instancabile studio. Le molestie che perciò ebbe a soffrire, il turbaron per modo, che con poco saggia risoluzione, deposto l’abito del suo Ordine, fuggitene <lal1 Italia, c andò aggirandosi per varie città degli Svizzeri e dell’Alleraagna j fu viceprefetto dell’università di Marburgo, e maestro di matematica de’ cadetti francesi in Groninga, ove Tiràboschi , VoL Xlff. 11 v. Notisi# Opere del P. Blu Aston» in.