Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/303

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SECONDO | galleggiare sopra la superficie; e spiega onde avvenga che una medesima quantità di piombo in forma di palla cali al fondo, in forma di luminetta galleggi; spiegazione ingegnosa, di cui fecesi poscia bello M. Petit, spacciandola come sua (ivi, p• 110). Le nuove opinioni del Galileo furono impugnate da due Peripatetici, cioè da Lodovico delle Colombe e da Vincenzo di Grazia; e le loro infelici opere insieme colla valorosa confutazione fattane dal P. ab. Castelli si veggon nel primo tomo dell’opere del Galileo, ove però è ad avvertire che il ch. signor senator Nelli, da me altre volte lodato, ha dimostrato che il Galileo fu certamente l’autore di tali risposte, benchè egli volesse che uscissero sotto il nome del P. Castelli suo scolaro (Sagg. di Stor. letter. p. 58, ec.) (a). Benché dell’idraulica ei non abbia scritto un ampio trattato, la lettera però che ne abbiamo intorno al fiume Bisenzio, sparge tai lumi ancora su questa scienza, ch’ei può esserne riconosciuto per padre e per fondatore: perciocchè egli stabilì e dimostrò che due canali, la declività de’ quali uguale sia nel lor totale, avranno la medesima velocità, benchè l’un di essi sia più breve e diritto, l’altro più lungo e tortuoso; e applicando prima d’ogni altro la geometria al corso delle acque, determinò gli effetti della diversa pendenza di due canali che abbiano la (o) Intorno alla controversia che sulle cose galleggianti nell’acqua ebbe il Galilei co1 due filosofi qui nominati, veggasi anche la più volte citata opera del dott. Giovanni Targioui Tozze Iti (I. i, p. 19, ec.),