Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/35

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PRIMO ed aiutò la fondazione del collegio Tolommei in Siena e del collegio Cicognini in Prato, assegnati amendue a’ Religiosi della Compagnia di Gesù, i quali ancora furono da lui introdotti in Livorno, gli onori e i premii da lui generosamente conceduti anche agli stranieri, e la facilità con cui voleva che a tutti gli eruditi fossero aperti i tesori della Laurenziana, i dotti da lui a sue spese mandati o a studiare nelle università più famose, o a viaggiare per erudizione in lontane provincie, gli accrescimenti che per lui ebbe la galleria Medicea, a cui fra le altre cose fece ei trasportare da Roma la celebre Venere ivi già acquistata dal cardinale Ferdinando, le nuove magnifiche fabbriche di cui egli adornò Firenze ed altre città della Toscana 3 tutti questi bei pregi, congiunti all1 amore della giustizia, all’umanità verso i suoi sudditi, all1 esercizio costante delle cristiane virtù, e a tutti gli altri ornamenti che proprii sono di un gran principe, e che si posson vedere diffusamente descritti ne’ sopraccitati Ragionamenti del sig. Giuseppe Bianchini , fecero allor rimirare Cosimo III come uno de’ più amabili e de’ più saggi sovrani che fosser vissuti, e ne rendon tuttora dolce e amata ai Toscani la ricordanza. Quindi sembrarono gareggiare tra loro tutti gli uomini dotti di quell* età nell1 esaltarlo cou somme lodi. Io riferirò solo quello che ce ne ha lasciato il celebre Montfaucon che nel suo viaggio in Italia ebbe l’onore di esserne ammesso all1 udienza: Sub harr, dice egli. (Diar. italic. p. 395, ec.) Magnum Heimriac Duerni visimus, ab coque