Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/21

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TEnzo 545 qual si è parlato tra’ viaggiatori , si possono annoverare tra quelle che a questa scienza han recato qualche vantaggio. Maggior lume arrecarono a questa scienza alcune opere del dottissimo Cardinal Noris, come i Fasti consolari tratti dalla Biblioteca di Vienna , le Dissertazioni del Ciclo pasquale de’ Latini , e su quel di Bavcuna, 1* Epistole consolari, e alcuni altri opuscoli pieni di sceltissima erudizione. Ma di lui abbiamo parlato altrove. E noi potremo ancora con nostro onore indicare la Storia Universale provata con monumenti, stampata nel 1697, le Dissertazioni sul Calendario e sul Ciclo di Cesare, e altre opere dell’eruditissimo monsignor Francesco Bianchini veronese, se questo illustre prelato, vissuto fino al 1729, non avesse più diritto ad entrare nella storia del secol presente, che in quella del trapassato. 111. Maggior numero e più scelta serie di scrit- „ hi. . 1 1 , 1 r» n-, il* Scrittori di tori enne tra noi la geografia. Già abbiamo ac- gMgnfia. cennutu l’opera su questo argomento del poc’anzi nominato P. Riccioli, che è assai più pregiata della Cronologia , per la molta erudizione con cui è scritta. La Guida allo studio geografico di Giambattista Niccolosi stampata in Roma nel 1662, e gli Elementi della Geografia scritti in latino dal P. Niccolò Partenio Giannetasio gesuita, e stampati in Napoli nel 1692, sono opere nel lor genere elementare pregevoli, e utili al tempo in cui furono scritte. Il Dizionario geografico latino del P. Filippo Ferrari dell’Ordine de’ Servi di Maria, la cui prima edizione fu fatta in Milano nel 1627, un anno dopo la morie dell1 autore, fu ricevuto con molto