Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/216

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7^° LIBRO e ile’ privali in queste decorazioni contribuì essa ancora a fare eli1 esse fossero il principale oggetto dell’attenzion de1 poeti. Celebre per questo genere fu singolarmente il teatro del proccurator Marco Contarmi eretto in Piazzola , dieci miglia lungi da Padova , ove nel 1G80 e nel 1G81 si videro girar sulla scena tirate da superbi destrieri lino a cinque ricchissime carrozze e carri trionfali , e cento Amazzoni e cento Mori, c cinquanta altri a cavallo, e caoeie, ed altri solenni spettacoli (V. Quadrio, t 5, p. 4^5). Le corti di Modena e di Mantova fecero pompa in ciò verso la fine del secolo, quasi a gara l’una dell1 altra, di 1111 lusso veramente reale: La Musica, dice il Muratori (Ann. d’Jtal. ad an. 1690), c quelli particolarmente de Teatri, era salita in alto pregio, attendendosi dappertutto a suntuose opere in Musica, con essersi trasferito a decorare i Musici e le Musicìiessc t adulteralo tìtolo di del dramma musicale verso la fine del secolo xvi e al secol seguente, in cui il dramma medesimo, che avea avuto sì felice principio, decadde sì miseramente, c a’ tempi del Zeno c del Metastasio, in cui giunse alla sua perfezione, e a’ tempi nostri, in cui esso sembra decader! nuovamente. Il maraviglioso e il mitologico erasi introdotto anche dal Ri micci ni, ma egli ne usò saggiamente; que’ che vennero appresso, ne abusaron di troppo. Ecco dunque ciò che noi vorremmo sapere , c non è ancora spiegato; per qual ragione nel secolo scoso, e non prima, e non dopo, siasi un sì reo gusto introdotto nel dramma musicale, Veggasi intorno a questo argomento il Giornale di Modena, ove si parla della prima edizione dell’opera dell’abate Arteaga t 28, p. 276 , co.). I