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TERZO Go3 Saluzzo, e alcune osservazioni storiche, oltre altre opere che non sono di questo luogo. Del secondo abbiamo la Serie de’ Cardinali, de’ Vescovi, degli Abati del Piemonte, la Corona reale di Savoia, il Catalogo degli Scrittori Piemontesi e Savoiardi, oltre moltissime altre opere in gran parte inedite, delle quali si può vedere il catalogo presso il Rossotti (Syllab. Script Pedem. p. 199). Anche il co. Emanuel Tesauro, da noi nominato poc’anzi, ci diè le Storie del Piemonte e della città di Torino. Ma tutte queste opere sanno troppo il gusto del secolo de’ loro autori, e oltre i difetti dello stile, manca loro quell’esattezza e quel giusto discernimento , senza il quale le opere storiche, in vece di recar lume alle vicende de’ secoli trapassati , le confondono e oscurano maggiormente. Il che pure vuol dirsi di alcune Storie delle città del Piemonte e degli altri Stati soggetti ora alla real casa di Savoia, come degli Annali d’Alessandria di Girolamo Ghilini, della Storia di Tortona di Niccolò Mon temerlo, di (fucila d’Asti del co. Guid’Antonio Malabaila, dell’opera del P. abate Malabaila cisterciense, intitolata Clypeus Civitatis Astensis, delle opere intorno alla Storia di Vercelli di Carlo Amedeo Bellini, del P. Aurelio Corbellini agostiniano, e del canonico Marco Aurelio Cusano, e delle Storie di alcune altre città di quelle provincie, di cui non giova il far distinta menzione (*). (*) Uno de’ migliori storici che in questo secolo avessero i dominii della real corte di Savoia, fu Pietro Gioffredo. nato in Nizza a’ 16 d’agosto del 1629. Nel 1663 ebbe